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    F1: confermate 23 gare nel 2023, il GP della CIna non sarà sostituito

    ROMA – Passa da 24 a 23 gara il calendario 2023 di Formula 1. A poco più di un mese dalla cancellazione del Gran Premio della Cina, il Circus ha comunicato che non verrà inserita nessuna tappa sostitutiva, facendo diminuire i weekend presenti nel programma iniziale. Il fine settimana sul circuito di Shanghai, infatti, non avrà luogo per via delle restrizioni anti Covid presenti nel paese, che impediranno lo svolgimento del Gran Premio.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Il calendario
    5 marzo: GP Bahrain
    19 marzo: GP Arabia Saudita
    2 aprile: GP Australia
    30 aprile: GP Azerbaijan
    7 maggio: GP Miami
    21 maggio: GP Emilia Romagna
    28 maggio: GP Monaco
    4 giugno: GP Spagna
    18 giugno: GP Canada
    2 luglio: GP Austria
    9 luglio: GP Inghilterra
    23 luglio: GP Ungheria
    30 luglio: GP Belgio
    27 agosto: GP Olanda
    3 settembre: GP Italia
    17 settembre: GP Singapore
    24 settembre: GP Giappone
    8 ottobre: GP Qatar
    22 ottobre: GP Usa
    29 ottobre: GP Messico
    5 novembre: GP Brasile
    18 novembre: GP Las Vegas
    26 novembre: GP Abu Dhabi LEGGI TUTTO

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    F1, calendario 2023 con 23 gare: il GP di Cina non sarà sostituto

    ROMA – Il calendario 2023 della Formula 1 passa da 24 a 23 gare. A poco più di un mese dalla cancellazione del Gran Premio della Cina, il Circus ha comunicato che non verrà inserita nessuna tappa sostitutiva, facendo diminuire i weekend presenti nel programma iniziale. Il fine settimana sul circuito di Shanghai, infatti, non avrà luogo per via delle restrizioni anti Covid presenti nel paese, che impediranno lo svolgimento del Gran Premio.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Il calendario completo
    5 marzo: GP Bahrain
    19 marzo: GP Arabia Saudita
    2 aprile: GP Australia
    30 aprile: GP Azerbaijan
    7 maggio: GP Miami
    21 maggio: GP Emilia Romagna
    28 maggio: GP Monaco
    4 giugno: GP Spagna
    18 giugno: GP Canada
    2 luglio: GP Austria
    9 luglio: GP Inghilterra
    23 luglio: GP Ungheria
    30 luglio: GP Belgio
    27 agosto: GP Olanda
    3 settembre: GP Italia
    17 settembre: GP Singapore
    24 settembre: GP Giappone
    8 ottobre: GP Qatar
    22 ottobre: GP Usa
    29 ottobre: GP Messico
    5 novembre: GP Brasile
    18 novembre: GP Las Vegas
    26 novembre: GP Abu Dhabi
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    F1, Wolff: “Mick Schumacher può tornare a essere un pilota fisso”

    ROMA – Mick Schumacher vuole tornare protagonista in Formula 1. Il tedesco, dopo essere stato messo alla porta dalla Haas e aver chiuso l’esperienza alla Ferrari Driver Academy, è diventato terzo pilota della Mercedes, ma il suo obiettivo resta un sedile fisso nel Circus. Toto Wolff si è espresso in maniera positiva sul futuro del figlio di Michael: “Il fattore più importante è la sua personalità – le sue parole riportate da “Speedweek” -. È un giovane ben istruito, intelligente e di talento. Penso che si sia comportato molto bene nella sua carriera giovanile. E penso che se gli dai un ambiente sicuro in cui crescere, può fare bene ed essere un buon pilota con un posto fisso nel futuro”.
    Le parole di Wolff
    “Abbiamo anche lasciato andare Nyck de Vries per dargli una carriera – ha aggiunto Wolff -. Potrebbe anche accadere a Mick. Non sappiamo ancora se rimarrà qua o andrà con un altro team. Darà un contributo enorme perché ha guidato la macchina nuova per un anno, è in Formula 1 da due anni, conosce le gomme, le difficoltà insite nella vettura”. LEGGI TUTTO

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    Wolff e il futuro di Mick Schumacher: “Di nuovo in F1? Perché no”

    ROMA – Mick Schumacher è alla ricerca di una nuova chance in Formula 1. Il tedesco, dopo essere stato messo alla porta dalla Haas e aver chiuso l’esperienza alla Ferrari Driver Academy, è diventato terzo pilota della Mercedes, ma il suo obiettivo resta un sedile fisso nel Circus. Toto Wolff si è espresso in maniera positiva sul futuro del figlio di Michael: “Il fattore più importante è la sua personalità – le sue parole riportate da “Speedweek” -. È un giovane ben istruito, intelligente e di talento. Penso che si sia comportato molto bene nella sua carriera giovanile. E penso che se gli dai un ambiente sicuro in cui crescere, può fare bene ed essere un buon pilota con un posto fisso nel futuro”.
    Il paragone con de Vries
    “Abbiamo anche lasciato andare Nyck de Vries per dargli una carriera – ha aggiunto Wolff -. Potrebbe anche accadere a Mick. Non sappiamo ancora se rimarrà qua o andrà con un altro team. Darà un contributo enorme perché ha guidato la macchina nuova per un anno, è in Formula 1 da due anni, conosce le gomme, le difficoltà insite nella vettura”.
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    Il “re” degli yacht è Jeff Bezos: ecco Koru, la barca a vela da 500 milioni

    Dall’Olanda sta per arrivare lo yacht più costoso del mondo ed entrerà prestissimo a far parte della già immensa collezione di Jeff Bezos, padrone di Amazon. L’imprenditore, con un patrimonio stimato di circa 121 miliardi di euro.
    In realtà, qualcosa di più grande, folle e lussuoso della Koru, l’imbarcazione di proprietà del fondatore di Amazon, esiste. Pangeos, lo yacht a forma di immensa tartaruga della lunghezza di 550 metri però è tutt’ora solo un progetto non diventato realtà, per questo per ora il magnate statunitense deve accontentarsi di un “cucciolo” di 127 metri. “Koru” è un nome che deriva dalla lingua Maori e significa “nuovo inizio”. L’imbarcazione a vela somiglia molto ad un altro esemplare di nave appartenente a Bezos, la famosa “Perla Nera”.
    Grandissimo e lussuoso
    Koru è uno yacht a vela di 127 metri di lunghezza. Il costruttore è l’olandese Oceanco, che ha terminato il suo capolavoro di ingegneria navale proprio in questi giorni. Al 31esimo posto degli yacht più grandi mai costruiti, si compone di tre alberi con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio. Sarà alimentato dall’energia cinetica generata dalle vele, ma come la maggior parte delle imbarcazioni a vela, avrà anche un motore. 
    Koru ha uno scafo marino, una striscia di bagagliaio rossa e una rimessa in legno a doppio ponte. Il suo profilo è caratterizzato da un lungo bompresso e da una classica poppa a canoa che garantisce una maggiore privacy quando lo yacht è in porto. A poppa è visibile anche una grande vasca per le immersioni e un nido di corvo sull’albero di mezzana. Non ci sono per ora dati ufficiali, ma si ritiene che l’altezza dell’albero maestro sia compresa tra 65 e 85 metri.
    Lo yacht è stato costruito presso gli stabilimenti Oceanco di Alblasserdam e successivamente trasferito a Rotterdam, dove ha atteso di completare le prove in mare presso il bacino di Eemhaven. Sconosciuto per ora il prezzo, anche se secondo alcune stime dovrebbe aggirarsi intorno ai 500 milioni di euro.
    Desiderate questo yacht extralusso? Servono più di 25 milioni di euro LEGGI TUTTO

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    Troppi incidenti mortali: la polizia britannica non userà più le BMW

    Belle e potenti, ma molto pericolose. Un difetto al motore ha fatto sì che BMW decidesse di ritirare le sue vetture distribuite nel Regno Unito per gli agenti di polizia. La  Casa tedesca ha provato ad affibbiare la colpa ad una manutenzione errata, ma alcuni incidenti gravissimi hanno portato al ritiro immediato.
    Benzema, Ancelotti e non solo: BMW regala auto costosissime al Real Madrid

    La tragedia
    Il brand tedesco ha scelto di ritirare ogni veicolo dopo che in diverse caserme era stato vietato agli agenti l’utilizzo di BMW diesel. Ovviamente questo fenomeno non è stato menzionato nella nota ufficiale riguardo allo stop delle forniture, ma è ormai chiaro che la principale motivazione sia questa. L’agente Nicholas Dumphreys della polizia della Cumbria è morto nel gennaio 2020 quando la sua BMW si è schiantata sull’autostrada M6 mentre stava rispondendo a una chiamata di emergenza. Un’inchiesta ha stabilito che un enorme guasto ha causato un incendio nel vano motore. L’auto dell’agente Dumphreys non fu l’unico veicolo colpito. BMW era già a conoscenza di un problema con il motore diesel a sei cilindri in linea N57 da 3,0 litri nel 2016.
    Di chi è la colpa?
    Secondo BMW Germania, il guasto è dovuto a una scarsa lubrificazione derivante dal degrado dell’olio motore, alquanto strano se si pensa che le auto private invece non soffrono degli stessi problemi. BMW ha quindi raccomandato alle forze di polizia di accorciare gli intervalli tra i cambi dell’olio, ma la Cumbria Police non è stata informata del bollettino di assistenza vitale.
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    MotoGP: Yamaha presenta le moto di Quartararo e Morbidelli per il 2023

    ROMA – Cominciano le presentazioni dei team per il Mondiale 2023 di MotoGP. La prima a svelare le sue moto è stata la Yamaha. La squadra ufficiale della casa giapponese, che quest’anno porta in pista solo due veicoli dopo la “perdita” di RNF a favore di Aprilia. A rappresentare Yamaha ci saranno, come lo scorso anno, Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, entrambi a caccia del riscatto dopo una stagione che, per motivi differenti, non ha portato i risultati sperati. “L’obiettivo è tornare a trionfare, di conseguenza abbiamo lavorato per consegnare a Quartararo e Morbidelli una moto migliorata – ha detto il general manager Takahiro Sumi -. Il primo aspetto sul quale ci siamo concentrati è la velocità massima, con l’obiettivo finale di massimizzare l’armonia tra moto e pilota. Ci stiamo preparando per i primi test, dove mettere insieme i pezzi”.
    Il commento di Meregalli
    “Il team dovrà abituarsi come i piloti al nuovo format – ha affermato il team director, Massimo Meregalli -. Sabato, dopo la Sprint Race, dovremo analizzare subito i dati in vista della gara principale di domenica: per certo il weekend sarà più emozionante per i fans, ma anche più stressante per le squadre.Per vincere in MotoGP devi avere il giusto stato mentale.In inverno abbiamo potuto ricaricare le batterie, ed ora ci sentiamo pronti per questa nuova sfida. Vogliamoessere veloci ed evitare errori,cosa che in una stagione così lunga e densa di gare sarà fondamentale”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, svelate le Yamaha 2023 di Quartararo e Morbidelli

    ROMA – Yamaha è il primo team della MotoGP a presentare le moto per il Mondiale 2023, il cui inizio è previsto per la fine di marzo. La squadra ufficiale della casa giapponese, che quest’anno porta in pista solo due veicoli dopo la “perdita” di RNF a favore di Aprilia. A rappresentare Yamaha ci saranno, come lo scorso anno, Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, entrambi a caccia del riscatto dopo una stagione che, per motivi differenti, non ha portato i risultati sperati. “L’obiettivo è tornare a trionfare, di conseguenza abbiamo lavorato per consegnare a Quartararo e Morbidelli una moto migliorata – ha detto il general manager Takahiro Sumi -. Il primo aspetto sul quale ci siamo concentrati è la velocità massima, con l’obiettivo finale di massimizzare l’armonia tra moto e pilota. Ci stiamo preparando per i primi test, dove mettere insieme i pezzi”.
    Le parole di Meregalli
    “Il team dovrà abituarsi come i piloti al nuovo format – ha affermato il team director, Massimo Meregalli -. Sabato, dopo la Sprint Race, dovremo analizzare subito i dati in vista della gara principale di domenica: per certo il weekend sarà più emozionante per i fans, ma anche più stressante per le squadre.Per vincere in MotoGP devi avere il giusto stato mentale.In inverno abbiamo potuto ricaricare le batterie, ed ora ci sentiamo pronti per questa nuova sfida. Vogliamoessere veloci ed evitare errori,cosa che in una stagione così lunga e densa di gare sarà fondamentale”. LEGGI TUTTO