Rana Verona è attesa dalla seconda trasferta consecutiva, in programma domenica 16 novembre alle 16.00 sul campo della Sir Susa Scai Perugia. In prossimità della quinta giornata stagionale, è intervenuto in conferenza stampa Coach Fabio Soli.
Queste le sue parole: “Stiamo lavorando per migliorare l’approccio rispetto a Civitanova, dove non siamo riusciti a partire benissimo. Secondo e terzo set li abbiamo lasciati agli avversari con un minimo scarto e nonostante la performance non buona come avremmo voluto, siamo riusciti a stare vicino ad una big come Civitanova. A Perugia è un banco di prova ulteriore per saper stare con le grandi. Per perseguire questo obiettivo dobbiamo mettere in campo il meglio di noi stessi e mettere in fila alcune cose su cui stiamo lavorando che nell’ultima gara non ci sono venute benissimo, complice anche il valore dell’avversario. I problemi prima di Civitanova? Ce li hanno tutti, lamentarsi non è la soluzione. È chiaro che ogni allenatore vorrebbe sempre avere la squadra al cento per cento, ma adesso abbiamo recuperato dalle piccole influenze della scorsa settimana. Non dobbiamo considerare troppo le condizioni che non dipendono da noi. Deve essere una forza e non un limite”.
Poi ha aggiunto: “Abbiamo avuto solo conferme da Perugia in questo inizio: è una società con un budget enorme e in grado di riempire ogni casella del roster con giocatori di qualità. Hanno avuto necessità di attingere dalla panchina, ma per loro significa far giocare sempre atleti di altissimo livello. Anche il secondo palleggiatore molto giovane ha saputo sostituire al meglio Giannelli, mantenendo una fase break strepitosa. Ci sarà da sudare parecchio, ma sappiamo di trovarci di fronte una grande squadra”.
Tornando sull’ultima partita, ha detto: “Mi aspettavo che muro e difesa della Lube mettessero in difficoltà le nostre percentuali di attacco e così è stato, anche se non in maniera così grave come mi sarei aspettato. In queste difficoltà abbiamo fatto fatica a trovare soluzioni. Lavorare sulla ricerca di strumenti alternativi per crescere e migliorare la nostra performance è un obiettivo che ci siamo dati. In questo momento non vedo un gioco estremamente brillante da parte di nessuno, però ci sono delle strutture che non scendono al di sotto di certi rendimenti, come Civitanova e Perugia, che pur non essendo nel suo miglior momento di forma sa fare ciò che serve per mettere in difficoltà chiunque, con una fase break che funziona meglio della nostra in questo momento”.
In seguito, ha dichiarato: “Sul discorso della ricezione cerchiamo di non farne un dramma perché sappiamo che soffriamo un po’ di più in questo fondamentale ma c’è una consapevolezza da parte di tutti che possiamo andare in sofferenza e l’importante è non scendere sotto certi standard. Cosa successa a Civitanova, dove abbiamo subito 6 ace che non ci hanno permesso di lavorare sull’attacco. Ci manca ancora quella consistenza alla quale dobbiamo ambire e questo non ci permette di fare il cambio palla come vorremmo. Noi abbiamo bisogno di saper stare dentro questi momenti e viverli con grande serenità. Fino a Civitanova eravamo abituati a numeri straordinari, abbiamo un grande palleggiatori che sa mettere gli attaccanti nella miglior condizione possibile anche con ricezione staccata. Non stiamo troppo a pensare che la ricezione non vada dentro ai tre metri, l’importante è poter sviluppare un attacco”.
Infine ha detto: “Mozic? Sta bene, ha completato il suo percorso legato all’infiammazione, ovviamente non gli si può chiedere di performare in maniera perfetta perché è una cosa che si sistema con il tempo e in questo momento ci stiamo impegnando tanto con i volumi di allenamento. Se facciamo un sondaggio e chiediamo ai vari giocatori quante volte entrano in campo in modo perfetto, dubito che ce ne siano molti che rispondono affermativamente. Esiste però la capacità del giocatore di performare ad alto livello anche se non è al cento per cento”.

