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Lega A – Ritratto di Frank Gaines, nuovo leader a Cantù

Lega A - Ritratto di Frank Gaines, nuovo leader a Cantù

È un Frank Gaines travolgente quello ammirato nelle prime tre giornate di LBA. In questo avvio di campionato, il play/guardia classe 1990 ha dimostrato di avere una gran dote, per nulla comune, quella del leader.  
 
Il giocatore della Red October in maglia numero zero è nel pieno della maturità: a 28 anni la sua carriera sta prendendo una svolta significativa, come dimostrano non solo le prestazioni in campo ma anche i numeri, totalmente differenti rispetto a quelli della sua prima stagione in Italia, dove Gaines non era partito con il piede giusto. Nelle precedenti esperienze in maglia Juvecaserta prima e VL Pesaro poi, entrambe vissute nella stagione 2014-2015, il nativo di Fort Lauderdale non era brillato particolarmente, faticando non poco anche a trovare la via del canestro. 15 le partite disputate in quella annata, di cui 9 con i colori bianconeri di Caserta e 6 con quelli biancorossi di Pesaro, nelle quali la guardia americana segnò soltanto 7.5 punti di media in 22’, tirando con un misero 23.7% dall’arco.  
 
A pesare in quella prima parentesi italiana fu sicuramente l’inesperienza di Gaines, approdato in Europa per la prima volta a 24 anni dopo una sola stagione nei professionisti, in D-Legaue, nel campionato di sviluppo della NBA. Se si escludono le sole cinque partite disputate in Venezuela sul finire dell’annata 2013-2014, quella italiana fu anche la prima vera stagione per Gaines al di fuori degli Stati Uniti. A questo bisogna aggiungere sicuramente anche i contesti Caserta e Pesaro, due ambienti dove la pressione era molta per l’obiettivo salvezza da raggiungere ad ogni costo.  
 
Oggi, invece, Frank Gaines è un giocatore completamente diverso, cresciuto maggiormente non solo a livello anagrafico ma – soprattutto – cestisticamente. Gaines oggi è un giocatore più sicuro e con un carisma che all’epoca, a 24 anni, probabilmente non sapeva ancora di avere.  
 
Grande sicurezza di Gaines che forse la si poteva intuire anche la scorsa estate, quando prima di sbarcare in Brianza disse che aveva l’ambizione di tornare in Italia per diventare uno dei migliori esterni e uno dei migliori tiratori dell’intera lega. Una dichiarazione che fu sicuramente molto forte, a maggior ragione a fronte del 23.7% da tre della stagione 2014-’15, ma che presa oggi non sorprende nemmeno. In questo avvio di campionato, infatti, Gaines viaggia a ottime percentuali, ben lontane dai numeri deludenti di quattro anni fa.    

 
Adesso Gaines è un giocatore che tira con il 43% dall’arco (12/28), oltre ad essere in grado di segnare tanto, come dimostrano i 18.3 punti di media messi insieme dopo le sfide contro grandi squadre come Avellino, Trento e Cremona. Punti a cui lo statunitense aggiunge anche 4.7 rimbalzi e 1.7 assist di media.  
 
Ed, a proposito di Cremona, sabato sera al “PalaRadi” il 28enne nativo della Florida ha fatto registrare anche il proprio massimo di punti in Serie A, segnandone 22. Il record precedente risaliva al 4 gennaio del 2015 quando, proprio in un PesaroCantù, Gaines ne segnò 18 nella quattordicesima giornata del campionato 2014-’15, match poi vinto in trasferta dai brianzoli 103 a 83.  
 
Ma che il “nuovo” Gaines fosse molto diverso rispetto a quello visto quattro anni fa lo si era già capito dai Qualification Rounds di Basketball Champions League, nei quali l’asso americano aveva segnato 21.2 punti di media nelle quattro partite disputate (tra andata e ritorno) contro Szolnoki e Anversa. Il picco fu in Ungheria, dove Gaines ne segnò ben 26, risultando decisivo per la qualificazione al secondo turno preliminare.
 

Fonte: http://feeds.pianetabasket.com/rss/


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